Alfa Romeo: la fabbrica dei prototipi
- Paolo Andrea Gallo
- 31 mar 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Alcuni dei migliori esercizi stilistici della storia dell'automobile son stati creati dalla casa automobilistica del biscione, alcune di queste sarebbero potute diventare delle stupende vetture di serie, ma, per un motivo o per un altro, son rimaste dei prototipi o dei progetti che ancora oggi vengono custoditi gelosamente all'interno del museo di Arese.
La funzione di queste vetture era quella di essere utilizzate come banco di prova per nuove tecnologie e per sondare il terreno riguardo a uno stile che potesse piacere e vendere una volta messo in commercio.
ALFA ROMEO 40/60 HP AERODINAMICA
Il primo prototipo Alfa che si ricorda è la 40/60 hp Aerodinamica del 1914, realizzata dalla carrozzeria Castagna: viene ricordata da molti come la prima vera monovolume della storia, ma in realtà il progetto andava al di là di questa definizione. Si proponeva di testare le forme aerodinamiche dei dirigibili in ambito automobilistico. Il motore era un 4 cilindri da 6 litri di cilindrata che gli permetteva, associato alla particolare forma della scocca, di raggiungere i 125 km/h.

ALFA ROMEO BAT BERTONE
Le Berlinette Aerodinamiche Tecniche (BAT) furono 3 prototipi realizzati e presentati da Bertone per Alfa tra il 1953 e il 1955. Anche in questo caso gli studi aerodinamici vennero esasperati, sconvolgendo i canoni estetici dell'epoca per avere la miglior efficienza possibile. I frontali delle BAT erano disegnati in modo tale da ridurre al minimo le turbolenze ad alta velocità . La BAT5 in particolare fu uno dei primi disegni di Franco Scaglione, al quale si dovrà poi il disegno di una delle più belle auto della storia, la 33 Stradale.

ALFA ROMEO CANGURO
Nel 1964 venne creato questo prototipo su base TZ. Il disegno era di Giorgetto Giugiaro e la caratteristica particolarmente innovativa di questa vettura stava nell'incollare le superfici vetrate alle cornici della carrozzeria, come negli aerei, il che consentiva di ridurre notevolmente l'altezza della vettura a 105 cm. Era mossa da un 4 cilindri in linea da 170 cavalli, che la faceva letteralmente volare. Infatti dopo la presentazione al pubblico il prototipo andò distrutto in una prova a Monza, e l progetto della produzione venne abbandonato.

ALFA ROMEO GIULIA 1600 SPORT
La base su cui venne creata la Giulia 1600 Sport era quella della TZ2 di Zagato, alla quale Pininfarina creò un "abito" tutto nuovo per la presentazione al pubblico nel 1965.
La prerogativa principale di questa vettura era indubbiamente la leggerezza: grazie al telaio tubolare la massa era contenutissima, aggirandosi attorno ai 700 kg.

ALFA ROMEO GIULIA SS
Doveva essere la sostituta della Giulia SS, l'erede di uno dei modelli più rappresentativi dell'Alfa in quegli anni. Questa Sprint Speciale era stata commissionata a Bertone, ma alla fine i vertici di allora decisero di non produrla in serie. L'unico esemplare prodotto è conservato al museo di Arese.

ALFA ROMEO 33
Tra il 1968 e il 1971, sulla base delle Tipo 33 della serie sportprototipi da corsa che vinsero 2 campionati mondiali costruttori, vennero create numerose vetture prototipo, tutte stupende, tra le quali venne selezionata per la piccola produzione la 33 Stradale.
In ordine vennero create: 33 Carabo (Bertone 1968), P33 Roadster G.S, (Pininfarina 1968), P33 Coupe (Pininfarina 1969), 33 Iguana (Italdesign 1969), 33 Cuneo (Pininfarina 1971)





ALFA ROMEO ALFETTA SPIDER
Disegnata da pininfarina nel 1972 è probabilmente il più "normale" dei prototipi realizzati. Si trattava infatti di una versione sportiva dell'Alfetta disegnata da Pininfarina.

ALFA ROMEO EAGLE
A causa delle limitazioni dettate dalle normative americane sulla sicurezza, nel 1975 venne creata questa cabrio, la quale cercava nello stile di integrare il roll bar di protezione in caso di ribaltamento con la carrozzeria. Lo stesso Pininfarina, disegnatore di questo prototipo, ammise che il disegno era più pratico che estetico.

ALFA ROMEO CAIMANO
Fu l'ultimo prototipo dell'era Alfa Romeo prima che passasse sotto il controllo FIAT. Era disegnata da Giorgetto Giugiaro e si basava sulla Alfasud.

E' bello immaginare che tipo di storia avrebbero potuto avere alcune di queste vetture se fossero state messe in produzione e come sarebbero ricordate oggi. Un esempio di un modello che, partito come prototipo e prodotto poi in serie, è oggi uno dei più apprezzati tra le Alfa storiche è la Montreal. Venne talmente apprezzata dal pubblico americano e canadese durante il periodo dell'esposizione universale in Canada, che i vertici del biscione non poterono non produrla in serie. Sarebbe comunque stata prodotta se l'esposizione universale fosse stata in Russia, come doveva essere, invece che a Montreal? Ogni auto ha la sua storia, voi a quale di questi prototipi avreste dato una possibilità ?



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