Non solo le ali di gabbiano la fanno volare!
- Paolo Andrea Gallo
- 23 gen 2016
- Tempo di lettura: 1 min
Dagli anni 50 ispira ancora oggi i designer migliori per creare nuovi modelli, è semplicemente un mito a quattro ruote che unisce una linea mozzafiato a delle doti prestazionali uniche per il suo tempo; è la 300 SL Gullwing e grazie a lei la sigla SL – Sport Leicht in tedesco, ossia Sport Leggera – sarebbe divenuta immortale, contraddistinguendo tutte le Roadster di alta gamma successive della casa della stella a tre punte. L’obiettivo di Mercedes, creando questa macchina, era quello di tornare protagonista nel mondo delle corse e per questo la SL fu dotata delle migliori tecnologie conosciute e brevettate all’epoca. Il telaio era tubolare in acciaio, per garantire la miglior rigidezza assoluta della vettura e grande leggerezza al body dell’auto. A causa di questo telaio super rigido tuttavia i progettisti furono costretti a incernierare le portiere al tetto, conferendo alla SL quella che è sicuramente la sua caratteristica principale. La versione di serie era mossa da un 6 cilindri in linea di 3 litri di cilindrata che montava un rivoluzionario sistema a iniezione meccanica diretta di benzina, che per quell’epoca era pura fantascienza, e diede a questa vettura valori di potenza (215 cv) e di coppia (28 kgm) eccezionali. La maggior parte delle coupè realizzate avevano la carrozzeria in acciaio come il telaio, ma ne furono prodotte anche 29 esemplari con lastre di alluminio per ridurre ulteriormente il peso. La prima 300 SL venne prodotta nel 1955 e nel 1857 venne affiancata dalla versione roadster. Può essere inserita di merito nella lista della 10 auto più belle di sempre? Secondo noi sì..
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